Alle 8.30 circa del 1 Aprile (no, non è uno scherzo) si formerà la prima Luna Nuova dell’anno, il vero e proprio reset emotivo del 2022: Sole e Luna congiunti, che maturano l’energia propulsiva per intraprendere un nuovo progetto.
Il quadro che ci presenta il Cielo, in quel momento, è indicativo delle modalità da seguire, in questa nuova impresa: da una parte, Venere si è liberata dall’assedio asfissiante e prosciugante di Marte e Saturno; dall’altra Giove prosegue il suo cammino verso Nettuno. La posizione di Venere non è ancora del tutto svincolata dall’influenza di Saturno, segno che questa Luna nasce con un’aspirazione a costruire strutture che rispecchino e rispettino i valori della comunità. Marte, a sua volta, sta per congiungersi proprio con Saturno, mettendo ulteriormente alla prova le attuali fondamenta della società: è un’accoppiata che produce frustrazione, mettendo sotto braccio uno che tende a accelerare e l’altro che, invece, viaggia col piede sul freno. La sensazione sarà di procedere su un fuoristrada in mezzo ad un terreno sterrato, saltellando scompostamente e picchiando spesso la testa contro il tettuccio. È un transito che richiede resistenza, nel senso di perseveranza e disciplina. Il fatto che questi tre corpi celesti siano in quadratura con il Nodo Nord ci ricorda quanto impegno, sacrificio e pazienza (di fronte agli ostacoli, agli imprevisti, ai rimandi) sono necessari per perseguire i propri scopi, la propria destinazione.
Un’altra parte del Cielo, invece, ci racconta una storia diversa o, forse, solo complementare: nel segno dei Pesci, in casa loro, sta per compiersi quel connubio a lungo atteso tra il Padre degli Dei ed il fratello, Dio del Mare. Uno espande, massimizza, l’altro idealizza, empatizza, e dissolve. Insieme sembrano ricordarci che solo credendo oltre ogni speranza, sognando ogni oltre possibilità, mantenendo l’entusiasmo oltre ogni scoglio, possiamo navigare al largo, allontanarci dalla riva, salpare le ancore che sono, al tempo stesso, sicurezza e vincolo. E ce lo conferma anche il sestile che formano con il Nodo Nord, procedere secondo i propri ideali rende tutto più facile, e fa sopportare anche il peso del sacrificio.
La parte che ha attratto maggiormente la mia attenzione è, come potrai immaginare, che questa Luna forma uno Stellium in Ariete: Luna e Sole, ovviamente congiunti, a 11 gradi dell’Ariete, a 9 gradi Mercurio e a 12 gradi Chirone. Analizziamo la situazione: la nostra identità e le nostre emozioni, così come il nostro pensiero, sono influenzati dalla nostra ferita interiore, dal nostro trauma non superato. Dico nostro soprattutto per chi è nato tra il 1969 ed 1976 che ha Chirone di nascita in Ariete e, quindi, sta vivendo o ha vissuto il suo ritorno di Chirone. Chirone in Ariete è una ferita del Sé, una difficoltà ad accettare e valorizzare la propria individualità, un limite alla propria intraprendenza. Questi Pianeti in Ariete, vicini tra loro e senza aspetti di rilievo con il resto del Cielo, sembrano quasi sottolineare quanto si sia sol* quando si prende consapevolezza di sé. Eppure, questa consapevolezza, per quanto riguarda l’Italia come Paese è ancora interiorizzata in quella Dodicesima Casa che finisce per vedere Urano a ridosso dell’Ascendente. C’è la necessità di armonizzare il cambiamento con la propria identità, sia a livello personale che collettivo. Il bisogno di assumersene la responsabilità in prima persona.
Vieni a vedere su Instagram, in quale settore della tua vita insisterà questa energia e ricordati: “Non lasciare che il tuo passato definisca il tuo destino.” (Confucio)